Ghisallo: campane in festa per Cadel Evans

Cadel EvansCadel EvansIn molti a chiedersi domenica pomeriggio, attorno alle 17.30, fra i tanti presenti in visita al Ghisallo ed al Museo, perché mai suonassero a festa e così a lungo le campane del Santuario della Madonna del Ghisallo. In verità non erano le campane, ma la musica che le imita perché il famoso Santuario è sprovvisto di campane. Il motivo? E’ presto detto e lo lasciamo dire a Mario Begni, persona che accudisce quotidianamente alle funzioni del rettore don Luigi Farina presso il Santuario stesso. “Ho avuto conferma della vittoria di Cadel Evans al Tour de France vedendo la televisione – precisa – ed a quel punto era giusto anche dare una scossa ufficiale per questa splendida affermazione visto che Cadel Evans qui ha tantissimi amici e lo scorso anno è stato ospite per un’intera giornata, quando donò la maglia iridata, vinta a Mendrisio, sia al Santuario che al Museo”. Un professionista molto serio e simpatico, una persona umilissima facile anche ad emozionarsi.

“Li abbiamo avuti ospiti al Bar Nord dove la moglie Chiara, ogni anno, nel sabato in cui si disputa il Giro di Lombardia ci fa visita con i suoi genitori; ormai siamo diventati amici di famiglia e non c’è occasione, anche durante gli allenamenti in cui Cadel faccia sosta per un caffè, come tanti altri atleti, ma lui è un campione impagabile”. In che senso: quanto a bravura non è secondo a nessuno! “Per la simpatia che sa attirarsi, la parola misurata, la semplicità che lo accompagna”. E’ stato così per oltre un’ora mentre prendeva l’aperitivo e poi a pranzo, alla Madonnina di Crezzo, ospite tre-quattro ore, quando fra un boccone e l’altro gustando tutte le specialità si soffermava a raccontare aneddoti, parlando con tutti non solo dei suoi programmi sportivi”.

Quando ritornerà? “Ora l’inviteremo ufficialmente con il Gruppo Sportivo Madonna del Ghisallo, che ha intenzione di premiarlo con il Rettore don Luigi Farina”. Un successo tutt’altro che scontato, maturato negli ultimi quattro giorni di gara, tenendo duro e stringendo i denti sulle Alpi, nonostante qualche incidente meccanico sempre davanti al gruppo, mai a ruota dei primi inseguitori cercando di fare la corsa, senza ricevere un cambio da chi gli stava al fianco. Domenica pomeriggio, proprio attorno alle 17.30 sui Campi Elisi, tra Arco di Trionfo e Tour Eiffel, ha sfilato un australiano in maglia gialla. Il primo della storia, tanto che in il Primo Ministro del paese oceanico ha indetto un giorno di festa nazionale. Così al Ghisallo hanno accolto il successo dell'amico Cadel Evans.