AL GHISALLO FRA DUE LITIGANTI VINCE IL COMASCO BRAMBILLA

MAGREGLIO Degna conclusione della terza tappa del 63° Giro, davanti al
Santuario della Madonna del Ghisallo, con Christian Brambilla che, a sorpresa,
regola con uno sprint di potenza sia Riccardo Bennati (a tre macchine) che
Mattia Viel (qualcosina in più). Quest’ultimo alla conta per la classifica
generale perde solo due punti (da Riccardo Bennati, unico avversario che ancora
possa contendergli matematicamente il Giro). Viel rinforza il primato nella
graduatoria del g.p.m., mentre la maglia ciclamino cambia spalle: da Marco
Molteni, ora terzo, passa a quelle di Nicola Martinelli. Bandierina del via
alle 9.30 puntuale, abbassata da Maria Luigia Frigerio, a 108 concorrenti dei
110 iscritti. Direzione di corsa affidata a Curioni e Venturini, giuria con
Bartesaghi, Sanfelice e Casartelli. Primo ad agitarsi è Alessio Fornoni
(Costamasnaga): 150 metri poi 15” il vantaggio. Pessano, Capiaghese e Alzate
rilanciano il gruppo. Petilli, Buga e Giussani si accodano al fuggitivo, ma lo
strappo della Foppa annulla il ritardo del plotone. Circa 200 metri di
vantaggio per Manfreda (Senaghese), Fornoni A. (Costamasnaga) e Previtali (Pol.
Ravasio). Al secondo passaggio è Pellegrinelli, con 12” di vantaggio, ad essere
riassorbito. Al bivio di Tavernerio Curiazzi (Vanotti Piazzalunga) e Marini
(Orinese) contano 17” che a Casiglio, dopo 29 km., scendono a 12. Si muove
Baretto e si compone un drappello di otto fuggitivi che porta il vantaggio fino
a 29”. Anche questo attacco viene soffocato. Sulla Foppa un saggio di Viel, con
a ruota Brambilla, Trinca Colonel e Nannola. Si protrae per alcuni chilometri,
poi il quartetto desiste. Dopo 46 km. di gara il gruppo si ricompone. Si
muovono allora Schiavello (Sovico) e Previtali (Pol. Ravasio). Alla coppia si
accodano Galimberti (Capiaghese) e poi Nespoli (Marianese) che contano 20” di
vantaggio. Nuovo attacco in sei (con Viel) promosso da Alessio Fornoni e
Lazzaroni, ma al 60° km. il gruppo fa segnare un intervallo di ritardo minimo.
A Tavernerio, all’ultimo passaggio, un quartetto, con il siciliano Cataudella,
che fa segnare 22” di gap ai restanti in gara. L’inatteso protagonista, che
emerge di forza, risulta essere proprio l’esponente della Renault Amarù di Gela
(in gara con Emanuele Cascino) che attraversa Canzo e Asso d’impeto. Curiazzi e
Merelli rilanciano il gruppo all’inseguimento. Il siciliano ora guadagna
qualche secondo ed ora lo perde: la salita non lo agevola. Alla Galleria di
Asso Cataudella perde larga parte del vantaggio: da 40 a soli 20”, poi salgono
a 25 su Monfrini (Solbiatese). Viel e Bennati pressano al comando del gruppo e
nel corso delle ultime rampe, nel centro abitato di Barni, agguantano il
fuggitivo. Il g.p.m. vede Viel, davanti a Bennati e Brambilla, gli altri a 30-
40 metri. E’ il via libera per gli ultimi due chilometri di gara che si risolve
in pratica con uno sprint a tre, con posizioni già delineate prima dell’ultima
rampa che immette sul piazzale, fra due fitte ali di folla. Brambilla, si
prende la soddisfazione più grande da quando, cinque anni fa, è venuto al
ciclismo, i suoi dirigenti ovviamente rimangono inorgogliti oltre che
increduli. Tocca alla storica società biancorossa, fondata nel lontano ’46,
regalare la prima vittoria di un comasco in questo Giro numero 63: conferma che
sta perseverando sui giovani con buoni riscontri, già confermati in Valsecchi e
Nespoli. Delude Antognazza (39°) e non si vede Montobbio. Bene i due Fornoni.
Poi la consegna delle maglie davanti al Monumento al Ciclista, presente anche
il rettore don Luigi Farina, di una prova ben organizzata dai dirigenti del G.
S. Madonna del Ghisallo del presidente Domenico Macrì, in palio dieci medaglie
oro e tanti premi. Giulio Mauri